VIAGGIO AL CENTRO DEL TUTTO
ATOMI E MOLECOLE

(Claudio Travaglia)

Viaggio al centro del tutto รจ un viaggio immaginario nellโ€™immensamente piccolo si ispira al capolavoro: โ€œViaggio al centro della terraโ€ di Jules Verne ed allโ€™affascinante teoria del tutto (TOE) che, spaziando dallโ€™immensamente piccolo allโ€™immensamente grande, cerca di dare delle risposte sui meccanismi che governano lโ€™intero universo.
Scenderemo a piccoli passi dal mondo verso dimensioni sempre piรน minute per esplorare un universo microscopico alla ricerca dei mattoncini all’origine della materia tutta.

Parte seconda
ATOMI E MOLECOLE

Il viaggio continua …

La volta scorsa vi ho lasciati comodamente seduto sul nucleo di un atomo di idrogeno (H). Ho resistito alla tentazione di scendere alle dimensioni sottostanti per conoscere le particelle subatomiche, decidendo di concedere qualche momento di relax a me ed al mio accompagnatore virtuale. Risalire, pertanto, ai livelli superiori e precisamente al piano -10, per incontrare e conoscere meglio molecole ed atomi.

Si! Ma come risalire cinque piani?

In alto vedo lโ€™elettrone ruotare solitario sulla volta superiore dellโ€™atomo di idrogeno. Mi ricordo, in questo preciso istante, che lโ€™idrogeno รจ il primo atomo della tavola periodica degli elementi, una tabella ideata nel 1969 dal geniale chimico russo Dmitrij Ivanoviฤ Mendeleev. Tabella che elenca ordinatamente tutti gli elementi conosciuti in natura. Lโ€™idrogeno, in alto a sinistra della tavola, ha numero atomico 1. Questo significa che รจ composto da un nucleo centrale fatto di una sola particella di carica positiva: il protone, (su cui siedo in questo momento), nello spazio circostante orbita, solitario, un elettrone, 1000 volte piรน piccolo e di carica elettrica negativa ed attratto verso ilย  nucleo (per la legge di Coulomb le cariche opposte si attraggono). Eโ€™ grazie alla sua enorme velocitร  e dalla sua energia quantica che rimane in equilibrio sulla sua orbita evitando di schiantarsi a โ€œterraโ€.

Tavola di Mendeleev comunemente conosciuta come tavola periodica degli elementi

I puristi della fisica quantistica, non inorridiscano per questa esposizione molto semplificata il cuiย  solo scopo รจ quello di rendere lโ€™idea dei meccanismi in gioco. A queste dimensioni le leggi della fisica classica perdono significato e questi fenomeni possono essere descritti solo facendo ricorso alla teoria dei quanti.

A queste profonditร  una cosa risalta su tutto: il vuoto enorme tra nucleo ed elettrone pari a circa 10.000 volte il diametro dello stesso nucleo. Come dire una mela al centro ed i suoi semi a ruotare alla distanza di un chilometro. In mezzo? niente, il vuoto!

Il che significa che la materia, anche la piรน dura, la piรน compatta, fondamentalmente รจ composta di nulla.

Se non ci fossero di mezzo le forze (non solo quelle elettriche) due barre di acciaio durissimo, se sovrapposte, si fonderebbero tra loro. Potremo tranquillamente attraversare una parete di cemento compatto, con gli atomi di cui siamo composti a penetrare quelli del calcestruzzo.

Divagazioni a parte, ora mi trovo nella condizione di โ€œuscireโ€ dallโ€™idrogeno. Devo trovare il modo di attirare lโ€™attenzione dellโ€™elettrone, farlo scendere, salirvi in groppa e dirigermi ai confini dellโ€™atomo sullโ€™orbita esterna.

Provo ad ammiccare per attirare la sua attenzione. Niente, continua imperterrito il suo giro in giostra, ignorandomi.

Mi viene unโ€™idea, comincio a saltare battendo i piedi per scuotere il protone sotto di me. Le vibrazioni dello stesso, carico elettricamente, si propagano all’elettrone.

Dapprima rimane impassibile, poi con uno scatto dโ€™ira, diminuisce la propria energia, rallenta, e si lascia risucchiare verso il centro di rotazione. Lo vedo scendere come una barca alla deriva verso di me, lo sento ansimare e la sua velocitร  diminuisce,ย  approfitto di questo momento per fare un balzo a cavallo della particella.

Appena a bordo lo sento riprendereย  e risalire in alto, sulla sua orbita naturale, alla velocitร  della luce. In un battibaleno siamo ai confini dellโ€™atomo di idrogeno, mi infilo nel primo varco ed eccomi fuori. Sono di nuovo a cavalcioni della molecola d’acqua. Mi asciugo il sudore e mi appresto a scendere.

La molecola dell'acqua: un atomo di ossigeno e due di idrogeno

Sono emozionatissimo, conscio che a quelle profonditร  nessuno poteva vederci, i piรน potenti microscopi elettronici sono in grado di โ€œosservareโ€ fino alla profonditร  di 10-9 – 10-10 metri e distinguere atomi e molecole.

I normali microscopi ottici, invece, si fermano molto prima a livello cellulare 10-6 metri (almeno tre piani sopra, a grandezze mille volte maggiori).

Con un balzo scendo nellโ€™affollato piano atomico-molecolare per conoscere alcuni frequentatori di questo livello.

Delle molecole dโ€™acqua, abbiamo giร  fatto la conoscenza, mi guardo in giro, nella confusione mi pare di riconoscere una fisionomia nota. Mi avvicino e vedo due atomi stretti in un abbraccio come due innamorati inseparabili. Li riconosco: sulla sinistra il sodio (Na), sulla destra il cloro (Cl). Il sodio allโ€™undicesimo posto della tavola periodica degli elementi รจ composto di un nucleo di 11 protoni 12 neutroni ed 11 elettroni. I neutroni sono particelle del tutto simili ai protoni ma privi di carica elettrica e contribuiscono a tenere unito il nucleo. Come vi ho giร  detto, i protoni hanno una carica positiva, odiano i loro simili, tanto che a contatto diretto si respingono brutalmente (bruttissimo carattere).

Nucleo atomico composto di protoni carica positiva e neutroni carica neutra.
Questi ultimi evitano che i protoni vengano a contatto tra loro e contribuiscono alla stabilitร  dello stesso nucleo.

I neutroni sono, invece dei โ€œpaciocconiโ€, si insinuano tra due protoni ed evitano qualsiasi contatto pericoloso tra i due, contribuendo alla stabilitร  del nucleo. Intorno, a distanze siderali, ruotano 11 elettroni, a formare lโ€™atomo di sodio, che in realtร , non esiste libero in natura: un elettrone, degli undici teorici, si perde continuamente e rimane lo ione di sodio: Na+. Gli ioni, quindi, sono atomi in deficit di un elettrone (cationi) di carica positiva (quella del protone nucleare che manca dellโ€™elettrone antagonista). Gli anioni sono sempre ioni ma con un elettrone in eccesso e di carica negativa. Sentendosi insoddisfatti (instabili), gli ioni sono sempre alla ricerca di un partner con cui โ€œlegareโ€ e scambiarsi elettroni.

Lo ione del cloro con un elettrone di troppo รจ un anione, elettricamente negativo: Cl.

Questโ€™ultimo si intende a meraviglia con Na+.

In definitiva, si capisce, a prima vista, che Na+ e Cl–ย  sono fatti lโ€™uno per lโ€™altra. Il loro matrimonio รจ il tipico legame ionico che forma una molecola, vera star, della tavola degli elementi: NaCl, il sale da cucina, molecola che troviamo in abbondanza in natura.

Legame ionico del cloruro di sodio

I LEGAMI COVALENTI

Lโ€™acqua (H2O) invece รจ lโ€™esempio di un tipico legame covalente. Lโ€™idrogeno lo abbiamo esplorato: 1 protone ed un elettrone. Cโ€™รจ solo una precisazione da fare: quello che abbiamo conosciuto รจ solo uno dei tre isotopi dell’idrogeno: il prozio (1H).

Gli altri due sono:

il deuterio (2H) composta da: un protone ed un neutrone nel nucleo ed un elettrone in orbita.

il trizio (3H): 1 protone, 2 neutroni nel nucleo ed il solito elettrone.

Scusate, mi sono scordato di dirvi cosโ€™รจ un isotopo: un isotopo, in breve, รจ un atomo piรน o meno grasso: i protoni e gli elettroni sono sempre gli stessi, ciรฒ che muta รจ il nucleo a contenere piรน o meno neutroni. Questo cambia il peso atomico, ma non influenza l’equilibrio elettrico.

Veniamo allโ€™ossigeno: Lโ€™ossigeno ha 8 protoni nel nucleo e 8 elettroni sulle orbite. E neutroni? Anche in questo caso ci sono degli isotopi di cui non parliamo e consideriamo solo il piรน comune con 8 neutroni (stessoย ย  dei protoni).

Lโ€™ossigeno sarebbe di per sรฉ un atomo โ€œfeliceโ€; protoni, neutroni ed elettroni sono in numero pari e la carica elettrica si bilancia perfettamente. Tutto filerebbe liscio se non fosse per i due elettroni (i coccolini di famiglia) in cerca di amici. Lโ€™idrogeno รจ il partner perfetto, gli elettroni esterni dellโ€™ossigeno condivideranno le orbite con quelle di due atomi di idrogeno a stringere un legame chimico covalente. Da questo connubio perfetto prendono vita le molecole della vita (scusate il bisticcio): lโ€™acqua!

Ora, sorseggiando un bicchiere della nostra ottima acqua di montagna, vi saluto in attesa di continuare questo viaggio meraviglioso.

Legame covalente dell'acqua

Note:

L’articolo รจ stato pubblicato per la prima volta sulla rivista “nonesa e solandra” IL MELO nel maggio 2022.

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