Taio e i manici da frusta

La tradizione della fabbricazione dei manici da frusta a Taio risale allโ€™Ottocento:
fu nel 1830 infatti che Simone Barbacovi, nato nel 1791/1796 fondรฒ la prima fabbrica di โ€œmangi da scuriaโ€: aveva imparato lโ€™arte in Lombardia
e dopo di lui molte altre furono le botteghe aperte in quel di Taio, ben 21 negli anni Venti del XX secolo, tanto da raggiungere una fama internazionale, esportando fruste in tutta Europa e anche in America e Sudafrica.

(Il testo รจ tratto dal libro di Alberto Mosca “La Roza”)

Simone Barbacovi, nonostante discendesse da illustre famiglia a cui apparteneva il grande giurista Francesco Vigilio, fu costretto, come tantialtri suoi conterranei, ad emigrare in cerca di lavoro a causa delle tristi condizioni economiche che si erano venute a creare con le guerre napoleoniche. Trovรฒ lavoro a Salorno come operaio falegname e qui ebbe occasione di conoscere sia i manici da frusta, usati dai molti carrettieri che trasportavano merci sullโ€™importante arteria commerciale Verona-Innsbruck, sia il โ€œbagolaroโ€, pianta da cui questi manici erano prodotti.
Barbacovi intuรฌ che la produzione dei manici da frusta poteva avere uno sviluppo interessante e realizzรฒ alcune prime fruste con un risultato soddisfacente. Dopo questi primi esperimenti,
nel 1818 si recรฒ nel bresciano dove giร  esistevano delle fabbriche di manici da frusta per apprendere tutti i segreti della fabbricazione.
Qualche tempo dopo era giร  in grado di produrre in proprio e smerciare i suoi prodotti nei mercati della valle padana. Nel 1830 ritornรฒ a Taio e fondรฒ la prima fabbrica di manici da frusta con pochi operai, occupati nel solo periodo invernale.
Nel decennio successivo a questa prima bottega artigiana, altre se ne aggiunsero e nacque un nuovo spirito imprenditoriale.

(Testo di Alberto Mosca. Dal libro:”La Roza”)

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